Da qualche giorno sento scrosciare i tuoi pianti.
Mi sforzo di capire se è perché hai fame o perché devono cambiarti il pannolino: sei un essere misterioso.
Credo tu sia un maschietto, ma non potrei esserne davvero certa. Abiti nel mio stesso palazzo e già rivendichi con le tue grida il tuo spazio e la tua attenzione.
Chissà se sei italiano o filippino o africano o cinese. Che che cosa poi vorrà dire. Siamo a Milano: qualcuno qui davvero crede che abbia importanza? Ti diranno che è importante lavorare.
Spero che quando inizierai a saper afferrare gli oggetti, tu possa già conservare il ricordo della purezza di certi pensieri che credo si facciano quando si è piccoli, cose banali, verità luminose. Spero che riuscirai soprattutto a conservarli a lungo per farli sbocciare quando diventerai adulto.
Io farò 27 anni il 28 giugno prossimo. Mi aspettavo tante cose di questa età, quando ero piccola.
Pensavo che avrei avuto già in pugno una strada mia, che sarei stata tanto felice, che avrei già capito tutto.
La verità è che adesso vivo quella che a scuola ti insegneranno a chiamare "la grande crisi dopo quella del 1929". Roba già trita e ritrita oggi, probabilmente ci faranno delle magliette spiritose mentre studierai al liceo.
Perché ci devi andare e dovrai studiare e, attenzione, anche non studiare. Cioè dovrai sapertela vivere.
E' una roba assurda da capire ora, ma conserva se puoi questo post - come un foglio non potrà ingiallire e spero che qualcuno potrà recuperartelo - e quello che ti dico.
Io sono cresciuta con il mito del 68 (strano quante volte si guardi con reverenza fatti non vissuti in prima persona): è un numero bellissimo, ma vuoto. E' una bella scatola. Oggi molte cose che venivano urlate per le strade in quei giorni lì, che non ho nemmeno vissuto, sono aria fritta. Negli anni e anni successivi a quel numero è successo esattamente tutto quello che si voleva evitare; e anche peggio.
Se sei una bambina, e continuerai a vivere in questo paese, ricorda che probabilmente non potrai abortire. Ricorda che certamente non è una scelta da prendere in maniera superficiale: è un'esperienza che può essere traumatizzante e dolorosa. Ciò che conta è che tu ne sia consapevole e se sarà davvero una tua scelta, allora sappi che molti dottori qui sono convinti di poterti dire cosa fare e cosa non fare. Un atteggiamento molto di tendenza (preparati anche a questa parola).
Dovrai farlo tu il 68 insomma.
Dovrai dire tante cose, leggerne ancora di più, alzare la voce, schiarirla bene prima e alzarti in piedi.
In questi giorni in Turchia, per dire, la popolazione ha manifestato per difendere un parco. La protesta è stata repressa brutalmente. Ancora oggi però continua e nuove forme di dissenso, poetiche, sono state inventate. In questi giorni ci sono persone che ad esempio, se ne stanno semplicemente tutte insieme, in piedi, ferme, nello stesso posto.
Puoi immaginare qualcosa di più chiaro e forte del messaggio "io da qui non mi schiodo"? Tu dovrai fare la stessa cosa e tante volte (ti auguro piedi resistenti e gambe forti).
Se sei gay, beh che te lo dico a fare. Tante persone cercheranno di dirti cosa devi essere e cosa non essere, cosa fare e cosa non fare. Tu sii te stesso, impara a renderti giustizia semplicemente essendo te stesso.
Coltiva la tua piantina giorno per giorno.
Scegli il vaso più adatto e l'esposizione migliore, riparala dal vento e dalla neve, aprila al mattino verso il sole e ritirala alla sera se fa troppo freddo. La personalità non ci viene data al momento della nascita: la scopriamo piano piano e come un'orchidea, è delicata. Va curata giorno per giorno e difesa dagli attacchi esterni, da chi vorrebbe potarla (c'è chi la vorrebbe pure di un colore diverso!).
Attento al gruppo, alla mentalità conformista, al branco, allo stesso modo con il quale devi stare attento a chi afferma di voler difendere i deboli e i buoni, a chi afferma di essere dalla parte del giusto. Prima osserva e verifica il suo comportamento.
Ricorda che ognuno parla per se stesso, la tua opinione è importante quanto quella di un altro.
Rispetta gli altri ma fatti rispettare.
Studia bene storia, perché lì tante risposte sono lasciate raffreddare senza che nessuno si ricordi di tenerle al caldo.
Attento alle bugie, all'apparenza, all'importanza data a quest'ultima, al potere delle parole, alla paura del potere delle parole; attento al silenzio o alla risata troppo fragorosa che maschera un abisso profondo.
Mi raccomando: impara dall'arte, ascolta molta musica, canta e balla spesso.
Fa' tesoro dei dettagli, dello scorcio che rapisce il tuo sguardo, guardati sempre intorno, sii curioso, fa' tesoro di una parola detta nel momento giusto, di un abbraccio spontaneo.
Ma sento che hai smesso di piangere.
Sei capitato nelle braccia di qualcuno che evidentemente sa cullarti e ignori le urla dei tuoi fratelli (tuo padre perché li sgrida?) che di sotto giocano a calcio, in quello che sembra un cortile da oratorio.
Come capirai presto, ogni mondo è paese e ogni quartiere di una grande città è, a quanto pare, l'angolo riparato di un paesino di campagna.
Tanti auguri e buona vita. Se ti serve qualcosa, mi trovi al terzo piano.