Tuoni. Panni stesi infuriati dal vento.
Noi invece continuiamo
sulla nostra rotta, la connessione regge: navighiamo verso url
inesplorate.
Le tempeste oggi sono uno spettacolo da guardare seduti.
Siamo pirati fasulli.
Faccio il caffè e guardo la polvere correre fuori, dal mio oblò.
Siamo tutti al riparo, dietro le nostre tende.
Appesi, i miei calzini e le mie mutande rischiano di cadere
sull'Arlecchino, ma aspetto a ritirarli (ognuno è trasgressivo a modo suo).
Penso alle mollette, agli sforzi che stanno facendo.
Realizzo che non vorrei mai nascere molletta.
Realizzo che se credessi nella reincarnazione, la vita farebbe schifo. Io farei schifo, o più schifo di ora.
Basta, adesso li tolgo da lì e li metto a posto.
La piega dopo la tempesta.
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