venerdì 15 febbraio 2013

Constatazioni un cazzo amichevoli

Ho individuato con precisione la fine della fase "bolognese" della mia vita nel momento in cui mi sono accorta di annoiare mia madre per telefono.

Lei: "Allora come va? com'è andata la giornata?"
Io: "Ciao mà, normale."
L: "Normale... cioè...ah, certo. Beh, ora lavori. E beh, certo."
I: "Mh...sì".

Due distinti secondi di vuoto.

E' donna tenace (mia madre):  "E..che hai fatto?"
Sono figlia indolente (io): "Le solite cose, più o meno"
L: "Mh...Visto l'asteroide in Russia?"

                            Eh?

domenica 10 febbraio 2013

Prendi le mele.

Cecilia mangia colli di maglioni e finalmente ha imparato a vivere con le altre persone.
L'altra sera ha visto un cielo di febbraio confuso, pensò che si stesse sbagliando ad essere così sereno e luminoso (ma in fondo è solo un cielo, cosa potrebbe mai capire. Un cielo ha il compito di essere bello o brutto e a riflettere le cose, senza farlo sopra di esse).
Cecilia sogna l'amore di Saramago, perché i suoi libri non li scriverà mai.
Il termine sprawl è bellissimo e a questo penserà d'ora in avanti: a stendersi, ad espandersi, a comprendere tutto - che non è "capire" ma "prendere-con" - ad abbracciare le cose senza sintetizzarle, a prenderle intere, come se tutto ciò che fosse utile adesso fosse scegliere le mele migliori.

#Arcade fire - Sprawl II (Mountains beyond mountains)