martedì 16 aprile 2013

E' sottile come un capello

Di notte sento rumori strani. Intorno sembra che le pareti si stiano per accartocciare.
Mi viene in mente il terremoto che arriva piano e va crescendo, come avesse il buon gusto di svegliarti gradualmente prima di farti secco.
E' buio ma ci vedo benissimo. Il crepitio della finestra al vento è una vecchia che vuole qualcosa da me, mi sgrida, ma non capisco quello che dice.
Strisciano le scarpe a terra. Ripassano il tragitto del giorno dopo. Le chiamo, ma mi ignorano. Ci rinuncio.
La testa si apre, il cervello si spappola e diventa grande quanto la stanza. La testa, immobile nel letto, è affossata nel cuscino, adesso è una delle tante sinapsi e le cose nella stanza scricchiolano, come scariche elettriche.
Accarezzo il cavo e raggiungo con le dita l'interruttore. Luce.
La luce mi ricompone il cervello.
Mi alzo e bevo un bicchiere d'acqua e intanto controllo che non ci siano crepe sul muro.
Sollevata non ne trovo nemmeno una e mi viene un gran mal di testa. Non riesco a prendere sonno.
Penso che di notte sento rumori strani. Prendo una penna e comincio a scrivere.
Di notte sento rumori strani. Intorno sembra che le pareti si stiano per accartocciare.
Mi viene in mente il terremoto che arriva piano e va crescendo, come avesse il buon gusto di svegliarti gradualmente prima di farti secco.
E' buio ma ci vedo benissimo. Il crepitio della finestra al vento è una vecchia che vuole qualcosa da me, mi sgrida, ma non capisco quello che dice.
Strisciano le scarpe a terra. Ripassano il tragitto del giorno dopo. Le chiamo, ma mi ignorano. Ci rinuncio.
La testa si apre, il cervello si spappola e diventa grande quanto la stanza. La testa, immobile nel letto, è affossata nel cuscino, adesso è una delle tante sinapsi e le cose nella stanza scricchiolano, come scariche elettriche.
Accarezzo il cavo e raggiungo con le dita l'interruttore. Luce.
La luce mi ricompone il cervello.
Mi alzo e bevo un bicchiere d'acqua e intanto controllo che non ci siano crepe sul muro.
Ce n'è una.
Piccola e scura, sottile.
Sembra un capello. Un capello sfalda il cemento?

E' tardi e mi faccio discorsi strani e domande sceme. Dovrei tornare a dormire, domani devo pure fare un sacco di cose, però non è possibile che mi sveglio per questi rumori. Dio, il mal di testa, rieccolo. (Camomilla? Camomilla.) 



 

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