domenica 26 maggio 2013

CHUCK PALAHNIUK - Ninna Nanna

Riporto di seguito la recensione di Ninna Nanna di Chuck Palahniuk, pubblicata in QLibri.
Ne seguiranno altre e le pubblicherò sempre anche in questo blog (perché chi scrive, in fondo e in realtà, nasce sempre leggendo).


Il mondo di Carl Streator è popolato da streghe, manipolazione del pensiero, incantesimi di possessione, lotta tra il bene e il male e il dubbio se davvero questi siano così distinguibili tra loro.
Le vicende di quello che sembrerebbe il mondo parallelo nel quale tutti avremmo paura di inciampare, non è altro che lo sguardo allucinato su come le nostre vite siano davvero possedute e i demoni responsabili non sono altro che abili comunicatori.
Il Grande Fratello, l'onnipresenza dei media, la sensazione di essere seguiti, di essere spiati, manipolati: questa è la nostra vera fobia contemporanea, l'ossessione sottile che ci tiene svegli. Palahniuk traveste e colora i nostri incubi con atmosfere e personaggi ai limiti dell'assurdo - perché sembra volerci dire che una cosa è più distintamente riconoscibile quando la si guarda attraverso una prospettiva straniante - trasmettendo questa ossessione per tutto il corso della lettura. La caccia alle streghe, la caccia a tutti coloro che usano la menzogna e il travisamento della verità (vero tema del libro); il timore di non sapere di chi possiamo fidarci (e di noi stessi?); la sete di controllo; il potere di vita e di morte sugli altri che confonde le vittime con gli aguzzini; l'indagine sul sentimento dell'amore, che rimane l'incantesimo più difficile da decifrare.
Più che un thriller, preparatevi a un racconto disturbante sulle vostre paure, anzi sulla paura più grande di tutte: che il nostro mondo sia davvero questo.

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